Ricordo il tempo
delle arance
quando i giochi
prendevano
tutto il mio tempo.
Sempre in bilico
su un muro
un ramo un tetto
giochi da maschi
mai un graffio.
Come un gatto
nelle mani ventose
non cadevo
stavo sull’albero
a rimirare il cielo.
Nell’immaginario
dei giorni spensierati
ho appreso la leggerezza
sul filo del possibile
e ti ho ritrovato
amico d’infanzia…
sei qui con la testa bianca
e mi sorridi come allora.
Mirella Narducci
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