Non conosco il cinese
e in quel freddo inverno
accanto al fuoco
tu mi chiamavi “Rong Mei”.
Ridevo e con le mie fragili forze
cercavo di colpirti.
Stupidina mi sussurravi Rong Mei
“fiore d’inverno” questo è quello
che vuol dire.
Il mio cuore già aveva catturato
quel nome ormai soltanto mio.
Lo pronunciavi con dolcezza
mi sentivo una dea, quel suono
dall’ idioma lontano mi faceva sognare.
Innamorata davo valore a questo vezzoso
nomignolo, Rong Mei suonava delizioso
come un canto, una danza ero fiera
della tua scelta…felice!
Difficile ora dimenticare quest’amore
mi sono rimasti i ricordi a farmi compagnia
e come non mai, mi sento “fiore d’inverno”
sola sul ramo della vita a difendere i sogni
dal gelo della notte.
Mirella Narducci
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