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DIVINA FANCIULLEZZA

Quanto vorrei abbandonarmi
in un passato innocente
dove gli affanni del cuore
non ti tormentano.
Divina fanciullezza
non contaminata
dai camaleontici colori
degli uomini.
Bimbi eravamo
ancora non schiavi
della legge e del destino.
Felici nell’allegria dei giochi
della giovinezza che non conosce
le difficoltà della vita.
Immortali eravamo
perché nulla sapevamo della morte…
Quando i grandi ci insegneranno
la fatica e il lavoro solo allora
cammineremo al passo con gli uomini.

Mirella Narducci

Published inpoesie

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