Caro lettore sconosciuto, sono giunta all’età in cui è possibile
fare un bilancio della propria vita.Ciò mi spaventa perche
ne è passata di acqua sotto i ponti, che i margini di questo fiume
si sono consumati e a mala pena riescono a contenere le piene
burrascose della vita.La vita è diventata difficile, quando invece
dovrebbe essere più facile, più quieta perche non si ha più la forza
di correre, il confronto con gli uomini è più spietato, i nostri gradini
sono spesso in discesa e bisogna stare attenti a non rompersi il collo.
Piano, piano ci si sente esclusi dalla gara della vita, atleti spompati
perche il corpo non risponde come una volta, questo ci fa guardare
gli altri con un po di rimpianto. Tante cose non si possono più fare
gli occhiali sono spesso sul naso, le diete fanno capolino ogni sei mesi
e la paura dei giorni che passano rubandoci qualcosa di nostro ci turba.
L’ancora della nostra salvezza è solo la mente, la volontà di usare
la fantasia che non ha limiti e cercare nelle cose anche più banali
la creatività, il bello. Questo secolo è ricco di mezzi che facilitano
l’apprendere e se si è curiosi gli spazi si allargano e ci permettono
di sognare. Quante librerie, quanti modi per creare con fantasia…
dalla cucina, alla scultura, al ricamo, alla pittura, disegnare, internet ect.
Allora amici, questa lettera iniziata con molto pessimismo finirà
con un invito a tutti quelli della mia età di evitare di pensare al passato
se la fantasia non si fermerà noi continueremo a riempire le nostre giornate
di gioia, creando i nostri giorni, li faremo più belli di come sono nella realtà.
Impariamo dai bambini e la vita si allungherà….
Mirella Narducci
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