Mi guardo allo specchio
questo mio ventre piatto
asciutto come una terra brulla
dove il seme non fa breccia
dove non basta pioggia di pianto
dove le speranze s’infrangono nel nulla.
Teso tamburo, dà echi sinistri
segno d’un nido vuoto che aspetta.
L’ attesa crudele m’accompagna
nei giorni che s’aprono tristi
su finestre piene di bimbi
di sorrisi di vocine.
Cosi nello specchio si riflette
la mano che accarezza
consola e indugia melanconica
e nasce la speranza….di essere mamma !
Mirella Narducci
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