In uno dei soliti fossati
una luna verde di rabbia
si specchiava.
Era rimasta sola
le stelle l’avevano lasciata
in un cielo buio.
Lei si sentiva abbandonata.
I suoi sfarfallamenti
illuminavano opachi il cielo.
Amara esperienza questa
per chi confidava
nell’astro d’argento.
Neanche il poeta più scaltro
riuscì a comporre…
a cantare le sue lodi.
Un insulto alla sua penna
quel verde smeraldo
che lei ostinata mostrava.
Ci fu un oscuro tramonto
incompiuto.
Tutto era stato inghiottito
da un buco nero.
Era una notte da dimenticare.
Parole di vento la raggiunsero
non le ascoltò e silenziosa
e indisciplinata si disperse
nell’oscurità.
Mirella Narducci
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