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UN LUPO NON TROPPO CATTIVO….

Vi racconto una storia che mi vede protagonista assoluto perché bello e impossibile, sono l’ormai famoso Lupo cattivo della patetica favola “CappuccettoRosso” Tutti pensano che io sia cattivo ma sono soltanto allupato, le femmine mi fanno impazzire. Vivo in un bel bosco, la mia tana è un pied – à – terre confortevole, un covo ricercato dove ogni notte si suona e si balla. Vengono ad animare le feste vip famosi…Il Principe azzurro, Rapunzola, la Sirenetta con una coda di ostriche che sbavano tutta la sera e le sorellastre brutte quanto la fame mentre Cinderella l’hanno lasciata a casa a lavare i piatti. Quando siamo tutti si fa una bella ammucchiata. Di giorno stanco delle nottate movimentate mi aggiro per la foresta in cerca di pulzelle vergini che vogliono provare il brivido dell’avventura e testare la mia dentatura sul loro collo. Oggi è il mio giorno fortunato, mi sono lisciato il pelo e spruzzato un po del profumo “Il lupo che non deve chiedere mai” e spavaldo vado per fratte….Chi incontro? UAHU CappuccettoRosso che bocconcino me ne avevano parlato è una che ci sta. Ha sempre la scusa del latte che deve portare alla nonna, ma è felice di incontrare tipi come me. Quel cappottino rosso mi infiamma i sensi, stretto al punto giusto….Eccola mi apposto, mi passa davanti, mi liscio la coda e le chiedo:-Ciao dolcezza dove vai così di fretta – Lei di rimando :- Che t’importa lupo infame non ti bastano tutte le galline spennacchiate che hai fatto morire di crepacuore.- – Ohi piccola mi offendi per me ci sei tu sola – Dai… che porti nel cesto, mmmm focacce e vino (meno male non c’è il latte.) Ti giuro sono buono, facciamoci un goccetto, brindiamo a questo incontro! Cappuccetto Rosso per quanto sveglia aveva un debole per i brindisi e i complimenti e un sorso lei e un sorso lui finirono per ubriacarsi.Sbarellando trovarono la casa della nonna ma che strano non c’era, non era malata, forse era da una vicina. I due entrati che furono vennero accolti dal calore del focolare, attratti dalla novità di conoscersi di più, si infilarono nel letto, cercandosi reciprocamente. Assatanato il lupo lanciava forti ululati, quel grido di passione fu udito dai boscaioli che accorsero armati fino ai denti. Dovetti filarmela dalla finestra senza aver concluso nulla e per giunta col sedere impallinato. CappuccettoRosso stretta alla nonna col visetto da santarellina mi faceva ciao con la manina. Un po avvilito andai di filato dai tre porcellini, fiducioso di farmi una bella porchetta… ma si erano chiusi in casa ed era quella di mattoni il mio soffio non bastava per farla crollare, non avevo più fiato, cosi decisi di far penitenza e digiunai! Ragazzi amate il lupo, senza di lui niente favola!!

 

Mirella Narducci

Published inracconti

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