Ti guardo dipinta alla parete.
Se puoi esci dall’icona
confortami con la tua parola.
Tu che salvi da ogni male
risparmiami i biascicamenti
delle fittizie litanie.
Preghiere sepolte negli anfratti
di un cuore ateo
che porta scolpita la morte
in fondo all’anima.
Non troverò mai la sorgente
del tuo amore.
Raggiungerò la foce
e l’attrito col mare
l’urto duro con lo scoglio
affonderà ogni mia preghiera.
L’ingenuo chiedere salvezza
non scioglierà il nodo stretto
insidioso che mi allontana da te
mia ultima speranza.
Mirella Narducci
Ps. Questa poesia è un mantra , un ripetere continuamente .
E’ la perpetua preghiera di un ateo
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