Uno spicchio di mare grigio
s’impastava con il cielo.
Come isole lontane
ombre scure si avvicinavano.
Erano creature disperate
alla deriva in un mare di cenere.
I loro volti strappati alla bellezza
sprofondavano in pozze scure
d’un mare inquinato, malato.
Salvarsi prima di esser risucchiati
dai gorghi impetuosi.
All’orizzonte l’oscurità combatteva
contro i bagliori del sole.
Una palla arancione invischiata
in una bava viola veniva
inghiottita dal mare.
Un ronzio leggero di vecchi motori
si spegneva a riva.
I superstiti esausti volgevano
i loro occhi stanchi sul mondo nuovo…
Come api sul nettare.
Mirella Narducci
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