Perché scrivo…
quale impulso mi spinge
a lasciare nero su bianco.
Le emozioni?
Che scaturiscono copiose
a volte carezzevoli
altre pugni di ferro.
Non è colpa mia
“non sparate sul pianista”.
Sono nella mia testa immagini
echi di musiche, turbinii di voci
vorticosamente spaziano nella mente.
Parole , emozioni, frasi
che aspettano di essere scritte.
Ritorna la domanda: perché scrivo?
Per fermare un momento….
O fuggire verso un eremo
dove i turbamenti non arrivano
e sentirmi libera non più loro schiava.
Una capanna in riva al mare….
Sogno impossibile.
La schiavitù è la legge della vita!
Credo che anche nell’atollo
più desolato quella pace che cerco
mi darebbe noia.
Siamo animali di città
imprigionati dalla quotidianità
dalle abitudini.
Scrivere è per me un evasione
che avviene di notte
quando su di un foglio bianco
nascono geroglifici demotici.
Per alcuni senza senso.
Ore 00.30
Mirella Narducci
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