Il mare il grande protagonista del nostro subcosciente, depositario inconsapevole di tutte le nostre emozioni, dei nostri desideri. A lui rivolgiamo le ansie le tensioni, le assorbe inabissandole nelle sue profondità, ormai morte nei suoi fondali ci lasceranno sgombra la mente. Il mare sa ascoltare, anche se immenso è l’unico interlocutore che in silenzio ci abbraccia. Le onde continue mai stanche lambiscono i miei piedi, lasciano carezze consolatrici, quasi a dirmi che anch’io faccio parte del creato e che sono qui come lui per adempiere ad un disegno divino. E’ la voce del mare a volte dolce a volte tempestosa, mi culla, mi rassicura, l’infinito blu mi sussurra parole che fanno poesia.In superficie raccoglie i miei pensieri che sparge negli anfratti, tra i marosi lontani e fa in modo che qualcuno li raccolga e ne sveli il significato. Chiusi i sogni in conchiglie, rimangono sulla spiaggia finchè un onda forte non li riporta nel profondo. Prese da piccole mani diventano gioco, ornamento, colorate spinte dalle tue onde son già pronte a svelare i miei sogni. Prendimi… il mio corpo perde peso, tra cielo e mare torno nel ventre materno, in una oscillazione anfibia in un processo di evoluzione che mi fa abbracciare l’immenso. Dolcemente mi adagi sulla riva regalandomi le tue ultime carezze. Ogni estate t’incontro, sempre nuovo la mente si svuota e si riempie di te. Restiamo insieme noi due sul far della sera nella luce di un tramonto che rischiara appena le acque. In religiosa attesa aspetto che il buio diventi il padrone della notte, rapita dal tuo dolce canto respiro il tuo respiro, chiudo gli occhi….è già sogno!
Mirella Narducci
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