Mi apparivi come una vasta
ombrosa distesa di erba.
Davanti a me ti ergevi
come un campo tutto d’attraversare.
Lontani, solenni alberi
dal cupo verde profondo
formavano una cornice.
Il tragico risveglio del giorno
smaschererà il candido coraggio
delle illusioni che hanno abitato il tuo sogno.
Dovevo dirtelo, le labbra non osavano muoversi
parole poverissime nel loro abito dimesso
provavano a sterelizzare la realtà.
Svegliati… la voce del rimorso percuote
le metalliche oscurità del plagio
devo confessarti che non ti amo.
Il mio cuore di cioccolato duro
si sta sciogliendo è diventato amaro.
Ho finito per scriverti questa lettera
di quattro pagine, lo so è un tetro insulto
ma non mi hai lasciato parlare, spiegare.
Non c’è più nulla da dire….prova a dimenticare.
Mirella Narducci
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