Fuori dalla finestra rumori assordanti
ruggenti come belve inferocite
giungono gli echi d’una città nel caos.
Con passi frettolosi
avanzo verso lo stretto corridoio in parquèt
l’odore e il caldo legno già mi rassicurano
lascio l’area soggiorno ed entro nel cuore della casa
le pareti alte mi proteggono
sono nel mio nido preferito
dove racchiuso e custodito
sta tutto il mio mondo
il mio essere, il mio vivere.
Non c’è frastuono
come nella segreta d’un maniero
solo odore di vecchi libri e il gusto retrò
legato alla cartoleria dell’infanzia.
La biblioteca, con le pareti tappezzate di libri
è il mio Eden incorruttibile, inconseguibile
riservato dove amo raccogliere il mio spirito
che nel silenzio si ciba del sapere.
In ogni tempo sempre, rimarrà il luogo a me più caro.
Mirella Narducci
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