Eri in trappola
spezzar volevi
la dipendenza
da questo mio corpo
che nulla chiedeva
in cambio.
Volevi dimenticarmi
ma l’opaca luce della luna
ha bloccato ogni tentativo
di rinuncia.
Le mie labbra assetate
chiedevano la tua bocca
e tu cadevi ancora nella trappola
senza riuscire a spezzare
l’abitudine di amarmi.
Sarà l’ultima volta ti dicevi
ma tragica ironia
era quello il momento
che ricominciavi.
Un castello di carte il nostro amore
che con un soffio viene giù.
Un richiamo disperato d’amore il tuo.
Non amare il sogno, si rischia di guarire
vieni fra le mie braccia e lasciati amare
non è poi cosi difficile.
Mirella Narducci
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