Skip to content

MOLTITUDINE

Si è fatto giorno su di un mondo
tutto nostro
sulle speranze che ognuno ha in se.
La luce illumina la terra
e come formichina trasciniamo
la nostra fatica d’ogni giorno.
Formicaio fatto di fango
dove si muore e si nasce
con una semplicità spaventosa.
Insignificanti operaie
da mattina a sera corrono laboriose
in cerca di pane.
Esercito muto e frenetico
combatte per la vita.
Consuma l’esistenza sperando
in qualche specialissimo dono.
Non mi chiederò se qualcuno ha bisogno
non guarderò se hanno sete
camminerò lungo il sentiero
trascinando il mio granello di paglia
faticosamente aggrappata alla mia caparbia
voglia di vivere.
I poveri mi fanno paura hanno mani
che trascinano, hanno fango che sommerge
l’egoismo di chi vuole ad ogni costo la vita.
Ti sopprimono, irriconoscenti
ti usano per pulire i loro porcili
pretendono con l’arroganza più dura.
Soverchiano ogni cosa fino a giungere
al dominio…. senza accorgersi
che si è fatto a pugni in un mare di formiche
dove chiunque può portare scompiglio
e con nulla può schiacciare
questo insignificante marasma.
Così si cerca affannosamente
un proprio significato
un modo di essere unicamente
diversi dal prototipo di noi stessi.

Mirella Narducci

Published inpoesie

Be First to Comment

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Vai alla barra degli strumenti