Soffici piume
appena messe
cadesti in grembo
ad una siepe
i tuoi occhietti
nella mano sapiente
rimasero immobili muti
cercando un nido lontano.
Aprivi il becco e la tua gola
nuda mostrava intera la tua fame.
Poche briciole di pane
una carezza solo questo
per far cessar la tua paura.
Prigioniero della tua sventura
possa esser di conforto
solo l’amore e la gioia
di un bambino.
Mirella Narducci
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