Madre dove sei
mille volte mi domando
ma un silenzio grande
quanto la tua assenza
mi risponde…
Gli occhi mi vanno al cielo
e in una disperata ricerca
tra le nubi si riempiono
d’un angoscia infinita.
Spero nell’ingenuità
del mio dolore, di avere
un segno una piccola luce
un suono qual cosa
che mi sussurri…
Sto qui sono felice.
Sogno ad occhi aperti
di abbracciarti, di vederti
e in una amara follia
mi illudo circondandomi
delle tue cose.
Ora la morte per me
s’è dipinta di rosa
fra il terrore e la paura
s’è aperta una via luminosa
che squarcia le tenebre
e che conduce a te.
In questa speranza trovo la pace
e la forza di vivere
perchè sicuramente
all’ultima stazione ti troverò
ad attendermi e sarà una gioia
cosi grande che sarà come rinascere.
Mirella Narducci
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