Sento la tua pena
al chiar di luna
freddo come il ghiaccio
tu sconosciuto rimani dietro
l’ombra della notte.
Mi spii…
nel cuore hai nascosto
il desiderio che è diventato
un dolore pietrificato.
Martirio il tuo che non conosce
le mie grazie, prigioniere
d’un supplizio mentale.
Vedo in te guerriero affranto
che infilza pensieri disperati
sulla sua lancia.
Pian, piano che il corpo
si mostra la luce lunare
si accende….
Anch’io brucio e m’illumino
nella notte, ormai chiara.
Mirella Narducci
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