E’ ormai sera la città
è coperta da una coltre
bruna, che smorza
gli affanni,da pace agli animi.
Scende la notte, eccola
invocata dai nottambuli
in cerca del piacere, corrono
si affannano così per uccidere il tempo.
Mentre tu mio dolore, bussi
alla mia porta, coperto dal buio
mi tendi la mano e complice
della solitudine mi porgi
la coppa dei rimpianti.
Uno sfinito sole crolla sotto un ponte
brindo con te e con la mia paura!
Dolcissima la notte è arrivata
mi avvolge col suo sudario di ricordi
schiva del baccano e delle ore
buona rimango nella stanza
in silenzioso raccoglimento.
Mirella Narducci
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