Madre….
che non hai più specchi
che ti sorridono.
Madre….
di lunghe notti
piene di fantasmi.
Madre…
di un mondo diventato
un’isola lontana.
Madre….
che non ricordi più
i nomi dei tuoi figli.
Madre…
vuota di carezze
di abbracci, confusa
a fatica vivi i tuoi spazi.
Madre….
che cerchi l’amore
negli occhi dei bambini,
canti e balli sono
felicità del passato.
I tuoi sguardi hanno
i riflessi d’un tempo
che non c’è più.
Stringo le tue fragili mani
ancora calde, cariche
di un amore unico
e piano ti sussurro….
Grazie di esserci!
Mirella Narducci
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