L’ appuntamento era al molo, lei era già lì sotto un fanale carico di farfalle della luce… una luce e un calore forte che le avrebbe uccise. Lei si sentiva un pò farfalla a volte si comportava come loro come impazzita perdeva l’orientamento non si ritrovava più, innocente vittima attratta dal bagliore dei potenti si sentiva manipolata dalla persona che quella sera stava per incontrare al molo. Non era un buon samaritano avrebbe insistito per aiutarla a superare ogni difficoltà, non avrebbe avuto più problemi riuscendo ad avere una vita agiata. Con parole convincenti le avrebbe mostrato un mondo ricco di facili opportunità come una falena si sarebbe lasciata prendere attratta dalle promesse e dalle false luci. Esperto manipolatore l’ avrebbe convinta che i soldi si potevano fare con facilità in modo poco lecito…quel modo lei lo conosceva bene e non era quella la strada che avrebbe voluto prendere. Povere farfalle non più guidate dalla luce naturale della luna e delle stelle ma attirate da luci artificiali a loro fatali. Le falene giravano vertiginosamente sulla sua testa quel ronzio lamentoso sembrava dirle qualcosa metterla in guardia, dal pulviscolo d’insetti parti un suono stridulo che scosse la ragazza in fretta si destò dal torpore, l’uomo che aspettava sarebbe giunto a momenti. Decisa si allontanò nel buio della notte pronta a vivere la sua vita con le sue difficoltà, perché solo cosi avrebbe imparato a volare come le farfalle con coraggio verso i suoi sogni.
Mirella Narducci
Be First to Comment