Rompere il silenzio
fermare la notte
ascoltare se stessi.
Emozioni partorite
dalla solitudine
delle donne che scrivono.
Parole che nascono
e disegnano deserti
piante fiori…
mari dalla schiuma
frastagliata disordinata
che gioca con la sabbia.
Si scoprono foreste
dove rime sussurrate
forse gridate si perdono
in silenzi carichi di memorie.
Prima che la notte
spenga l’ultimo ricordo
Erebus donami il miele dei sogni
e più dolce sarà il risveglio.
Mirella Narducci
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