Osso di seppia
bianco scheletro
affiora sull’arenile
sabbioso…sbattuto
dal flusso marino
e logorato dal sale.
Quì dove dorme l’aria
approda la povera vertebra
candida riposa sulle alghe.
Questa è la spiaggia
del mio cuore
limite e confine
piena di arbusti spinosi
da estirpare insieme
ai sospirati echi
che vengono da lontano.
Osso di seppia
residuo calcare
come un cuore
abbandonato
piange i fondali
che le davano
la forza e la vita.
Mirella Narducci
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