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ALLA   RICERCA  DI  MEMORIE  PERDUTE

Scendo nel mio esistere
un oceano profondo
a cercare ciò che il tempo
ha indurito.
Con gli occhi con le mani
mi fermo a scavare
la roccia bagnata
da gocce di sangue.
Il cuore spento
più non si apre.
Rimasto è il respiro
l’acqua scivolerà
sulle radici e il cuore
pulsante come pianta
tornerà alla luce
a sognare e a vivere.
Le ombre nel silenzio
si infittiscono e una rete
di memorie mi sommerge.

Mirella  Narducci

Published inpoesie

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