Una inquieta felicità
mi prende aspettando
che il mondo
si adorni di rose.
Ogni vento e nuvola
si urtano si incalzano
e l’occhio scruta il cielo
per vedere il Tuo Regno
e assaporare quel miele
promesso.
Sono un umile uomo
che troppe volte
se stesso ha domato
per essere degno
di abitare la tua casa.
Per chi bussa la notte
alle finestre del cuore
tieni aperta la porta
donagli una seconda
gioventù nel giardino
del cielo…che rida
il mondo…. si squarci
l’orrendo velario di dolore
e torni la pace.
Mirella Narducci
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