La memoria genera
crudeli nostalgie.
La prima cuccia
che ci accolse
al riparo dalla vita
è il cuore immenso
della madre.
Fra case di pietra
ti aggiri nei sogni
in cerca dei bagliori
d’un tempo ma trovi
solo i falò della notte.
Madre…le lenzuola
ricamate per me
mi addolciscono le notti
le sfioro e la nostalgia
finalmente si vergogna
e a tradimento quando
dormo rivivo sogni
dall’odore di origano
e carezze….di giorni
sempre più lontani.
Mirella Narducci
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