Le notti sono le mie braccia, la mia bocca, le mie mani per ridisegnare la vita. L’emozione che provo di notte è unica, ritrovo immagini dimenticate che rivestono l’anima. Le mie notti a volte chiedono vendetta, fiammelle di pensieri le illuminano mentre vorrei dormire, ricordi che uccidono e rubano il sonno, ad ogni faticoso risveglio mi ritrovo sempre più debole. La mia notte mi accarezza, tocca le pieghe del cuore e trovo l’ispirazione per i miei scritti così diventa alleata della mia fantasia. Misteriosa e buia lascia spiragli di luce dove cercare curiosare esplorare dietro la donna che sono e trovare la poetessa ( che non si sente tale ) perché schiava dell’amore che usa per scaldare i cuori. Nelle notti dove lo sguardo non serve, si ode la voce del corpo che chiama desidera con mute parole saggia la mente e fa rivivere lontani miraggi. Le mie notti sono un labirinto senza fine, misticità e sregolatezza, sognatrice ribelle lotto contro il dolore e l’ amore che nidificano in sogni bollenti. Si susseguono nella routine notti liberatorie ricche d’ ispirazioni nel modo più naturale anche se a volte alcune sono devastanti esperienze, importanti per chi ama scrivere. Nascondono messaggi imbarazzanti da raccontare che descritti da un poeta sciolgono nodi d’una personalità repressa a volte sconosciuta dell’essere umano. La notte vuole strappare la vita e il calore ma io l’ ho voluta mia amica ed ora come non mai la bramo. E’ quella luna che brilla che me la fa amare.
Mirella Narducci
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