Quando l’orologio
della vita si fermerà
saprò come sarà
il sapore di lacrime
bambine ancora astemie
da sorsate di veleno.
Dietro un umido
vetro c’è il tepore
tiepido di un sole stanco
e l’incubo di un nido
di fiamme svanisce.
Quell’inferno che sbrana
le rose e incatena l’anima
al suo immondo
fango mi fa paura.
Chiudo gli occhi…
la mia collera l’orgoglio
le mie debolezze
sono loro il mio inferno.
Dio mio pietà…
prima dell’ora estrema
dammi la fede
che conforta e guarisce.
Solo lei è la luce
che illumina il cammino!
Mirella Narducci
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