I miei Natali sono sempre stati un sogno, ancora oggi sono prigioniera delle storie di fate e di gnomi che si raccontano nella notte Santa. In un angolo l’albero dalle sfere colorate rallegra e dà luce di fiaba, la neve pare un getto di coriandoli che affoga le casette del presepe. Le letterine natalizie odorano di inchiostro fresco e di sano sentimento si libera la fantasia i sogni continuano ad essere un mondo dove i fantasmi dei giochi ci vengono a trovare ritorna in noi la gioia di uno scoppio di pianto che libera l’anima e ci fa tornare piccoli. E’ un modo per fuggire dalla realtà, preferisco la favola che confrontarmi con la vita reale. Nel Natale si spera in un mondo migliore vivere nella pace che scalda, Babbo Natale la Befana per la gioia dei bimbi volano su slitte e scope, c’è lo spirito natalizio e una culla che aspetta l’ingenuità e l’amore di un bimbo che nasce per noi. E’ in uno di questi sogni che ho scoperto il Natale quello che s’intravede negli occhi dei fanciulli e dove il mio laboratorio poetico fabbrica figure immaginarie non solo per loro ….boschi di libellule, scale che arrivano alla luna…sogni cuciti diligentemente con fili d’argento. Non dobbiamo mai dimenticare di sognare non ci aiuterà nessuno ad essere felici…i sogni son desideri e il Natale è la parentesi dove ” i sogni possono ricreare il mondo”.

Mirella Narducci