Martire perdonata
da cascate di baci
che travolgono.
Nelle calde notti
le alcove piene
di sospiri senza eco
accarezzano corpi.
Chi oserà giudicare
o condannare la giovinezza
che si fa amante dell’amore
lontana dall’ingenuità
di quel cielo che la vuole casta.
Lei si offre olocausto
delle sue prime carezze.
Non si parla d’inferno
davanti all’amore
se dai piaceri
nascerà il castigo….
inghiottirò i singhiozzi
dimenticherò la sua bocca
un’onda porterà via i baci
sarò obbediente ma niente
rinnegherò dell’amore.
Condannata innocente
metterò una maschera
di velluto liscia morbida
e ingannerò anche il diavolo.
Mirella Narducci
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