Castità….
non più carezze
che scivolano
sulla pelle
non più labbra
che mordono
piccoli seni.
Liberi dagli incubi
e dagli angeli rossi
travestiti da candide colombe.
L’uragano della memoria
ti porta il profumo
di fiori malati.
Castità…
è tra le tante pagine
sfogliate alla ricerca
del puro pensiero.
D’ un bianco candore
ogni foglio così rimase
senza mai raccontare la vita
puro e casto…. ma vuoto.
Mirella Narducci
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