E’ giorno o notte
quando guardo
dentro la memoria
del computer.
Stanchi gli occhi
di mordere il mondo
in quei siti virtuali
dove planano…
come carta velina
i nostri desideri
i nostri sogni
prima di essere svelati.
L’ irreale graffia
e nasce là dove
si formano i deliri.
Esausta abbandoni
il tavolo dove
insonne e folle
hai colmato i fogli
di ogni tuo sospiro
di ogni tuo pianto.
Mirella Narducci
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