Colora le mie gote
un desiderio sfacciato
che torna dal passato
e di porpora l’anima tinge.
Di rosa verginale
un giorno si vestiva
pura sognava l’amore
anima candida
ancora non pronta
alle avversità della vita.
Diventava energia
nel rosso della passione
implodeva radiosa
non era più bambina.
Anima svestita dalle ipocrisie
velata da un colore viola
si univa al dolore
di un mondo alieno.
Tornava mare calmo…
prendeva il colore del cielo
azzurra diventava
anima creatrice
arcobaleno di luci
sceglieva le strade
asfaltate della fantasia.
Nessuno potrà fermarla
è un’anima zingara
s’immerge nel bianco…
spettro di tutti i colori
e raggiunge il confine della vita.
Mirella Narducci
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