Essere credente
è restare in bilico oscillare
su di una corda senza rete
sospesa tra due poli…
religione e disprezzo
per le cose terrene.
Amore e invidia…
per la fede incrollabile
per la devozione estrema
che fa degli uomini dei santi.
Quel pensare al Paradiso
trappola ordita da noi.
La religione degli avi
scardina i chiavistelli
e apre le porte alla fede.
Siamo il popolo eletto
che ha bisogno di miracoli
per cancellare i dubbi
per credere a quella verità
pensando che sia vera.
Il male del credente
è la passiva certezza
che l’allegrezza non tocchi
mai i nostri cuori.
Mirella Narducci
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