La penna è la chiave
che apre l’estrema
soffitta della mente.
Dentro c’è il fuoco
la verità nascosta
l’ultimo respiro dei ricordi.
Mi faccio luce nel buio
ventre della stanza
che racchiude il passato
da cui non si può fuggire
è avvolto alle nostre ossa.
Trovata la chiave…apro
e cerco disperatamente
l’amore di una volta.
Ora vecchio più non si sveglia
macigno fermo alla barriera
delle ciglia asciuga le ultime
lacrime d’un nostalgico rimpianto.
Mirella Narducci
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