Prigionieri nei limiti del tempo
accettiamo la vita
con l’angoscia
che tutto è temporale
non eterno.
Guardiamo all’immortalità
del Sole e della Luna…
sorseggiamo l’ambrosia
nell’illusione
di sfuggire al tempo.
Ci svegliamo dal sogno
che ci vede rinascere
nell’immaginario
di una nuova vita.
Morire e rinascere…
diluvi che inghiottono
l’universo per poi ricrearlo.
Crediamo di dominare il mondo
e ci stringiamo gli uni agli altri
solo per paura dell’ignoto
e della glaciale solitudine.
Cresciamo ogni giorno
uccidendo il nostro io
ad ogni cambiamento.
Quante volte si deve morire?
In noi brilla un alito di spirito
che altro non è…che l’eternità.
Mirella Narducci
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