Dea dell’amore
che te ne stai
su un isola sospesa
in un cielo lontano.
Lasciati rimirar…
la tua bellezza
offusca ogni altra dea.
Dal tuo ventre nasca
l’embrione…l’ uomo
che nulla teme dell’amore.
O dea veleggi nel solare
abbaglio conducendo
me tra i tuoi aurei piaceri.
Amore non fu mai cosi dolce
dagli occhi alle labbra
ogni senso viene contagiato
la sua impronta lasciata
sul cereo corpo si scioglie
come il ricordo dell’amore.
Mirella Narducci
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