Sento la tua voce
tra le foglie del melo
son piene di sapore
calore…racchiudono
sospiri da tanto trattenuti.
Nel verde annega
la logica del tempo
nel lento frusciare
delle piante impaziente
il destino attraversa
i raggi del sole.
Esile lamento sepolto
dall’anfratto più che mai vivo
mi raggiunge…O madre
inconfondibile rivelazione
sei tu che mi parli come
sempre in quei giorni lontani.
C’è un ponte che congiunge
i due mondi…ne oltrepasserò il confine.
Un segno… solo quello ti chiedo
e non smetterò di cercarti
per quanto sia vasto il cielo.
Mirella Narducci
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