Bellissima la mia Roma
volare sopra di lei
e planare nei suoi giardini
tra le sue rovine
in una notte lunare
dove i templi romani
spuntano nelle piazze
bianchi timidi fantasmi.
Divinità antiche nel silenzio
le senti mormorare
voci del passato i loro lamenti
piangono per il gusto perduto
per il disordine, il caos.
Scappano le genti giuste
come lupi al bagliore del fuoco.
Così gli uomini quando
brilla la scintilla della ragione
fuggono sperduti.
Incurabile questo secolo
che non diventi questa città
un fiore pietrificato.
Roma torna a risplendere
che il mondo si accorga
della tua magnificenza
e saggio rimanga quel dire…
“Roma caput mondi”
Mirella Narducci
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