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AMORE ACERBO

Allora, non mi fai entrare? Ancora oggi ricordo quella voce supplichevole ma decisa insieme allo scricchiolio delle tavole di legno che a mala pena chiudevano l’entrata  della soffitta. – No, vattene via…come mi hai trovato…non voglio vederti più.-Ero nel mio rifugio segreto, nella stanza dei sogni perduti…a 16 anni di sogni ne avevo molti.Chi mi pregava era il mio primo amore di tre anni più grande. Per lui avevo preso una cotta che non mi faceva ragionare, non sapevo neanche cosa fosse l’amore…si trattava di una possibile infatuazione. Mi avvicinai alla porta del vecchio solaio e singhiozzante, disperata gli dissi – Ti ho visto sai, eri con la mia migliore amica, ridevate mangiando il gelato…quello alle fragole il mio preferito! -No ti sbagli non è andata cosi.- -Zitto pinocchio, il tuo naso si sta allungando enormemente ha oltrepassato la porta, lo tocco, adesso te lo spezzo!-La supplica si tramutò in una sonora risata. -Meno male che tua nonna non c’è  e  il fattore  sta in campagna….posso stare qui fuori fino a domani!- La vecchia casa di campagna mi vedeva fin da piccola nel periodo delle vacanze, ne è trascorso di tempo, ero diventata una fanciulla acerba confusa e capricciosa alle prese con l’amore e i ragazzi, tutti pazzi per me. Da dietro alla porta urlavo – Vattene sei un mostro, non ti voglio, non sarò più la tua ragazza-. Risate a non finire forse non ero molto convincente o convinta di quello che dicevo! – Lui con la voce sempre più suadente – Dai cucciola, come sei vestita…..Risposi subito senza farlo attendere -Ho i pantaloncini corti con l’orlo girato, la maglietta rosa e i capelli sciolti.- Descrivermi per me era fonte di felicità ero molto vanitosa, la mia bellezza mi dava sicurezza, le mie lacrime iniziavano ad asciugarsi. Tirai su col naso…- Non sono più la tua principessa?!- Silenzio. Eravamo due adolescenti e si sa che i maschi sono meno svegli delle ragazze, i tempi sono cambiati oggi ne sanno di cotte e di crude. – Ci sei? Chiesi preoccupata. – Si sono qui sto aspettando il tuo perdono!- Iniziò ad infilare sotto la porta foglietti con cuoricini disegnati-…tutti dicevano “Sei bella”…”Sei bella” Approccio stupido e monotono ma di effetto immediato il mio cuore si sciolse. Non avevamo grandi cose da dirci, volevamo solo abbracciarci e sbaciucchiarci e ridere ridere…. – Allora, non mi fai entrare?!- Gridò!! La porta cigolando si spalancò e lo vidi bello come il sole, non lo feci neanche respirare che ero attaccata al suo collo, cademmo insieme su una vecchia coperta mentre le mani e le labbra avevano un gran da fare. Vero amore nooo…Quest’amore è come i fantasmi; se ne parla, ma in pochi lo riconoscono.

Mirella Narducci

Published inracconti

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