Mi prostro ai tuoi piedi
o Madonna del dolore.
I miei versi non eguagliano
il tuo splendore.
Nella nicchia smaltata
di azzurro e oro
ti ergi Regina.
Son le tue vesti
ricamate di perle
quante le mie lacrime.
Adornano il corpo
e scoprono appena
il calcagno che schiaccia
il serpente gonfio di odio
che morde le viscere
e Tu vittoriosa
lo calpesti e lo uccidi.
Proteggi o Maria gli indifesi…
Dal tuo cuore trafitto
da sette coltelli…
Zampillante
Sanguinante
Palpitante
nasce glorioso l’amore.
Mirella Narducci
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