Nasceva in quegli occhi lo stupore.
Cieli limpidi e mari profondi.
Azzurri si specchiavano
sognanti in spazi celesti.
Da essi si sprigionava lo sguardo
caldo avvolgente che ti abbracciava
e ti seguiva muto.
Allegro, supplichevole, sincero
mutevole t’accarezzava e poi
d’un tratto era lontano assente.
Rapire l’attenzione era un pretesto
per tuffarmi estasiata nel blu degli occhi tuoi
e immersa nel tuo dolce mare perdermi sempre.
Mirella Narducci
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