Cupido le tue frecce
hai tutte consumate
scocca l’ultimo strale
che colpisca questo
mio cuore afflitto.
La sera vuoterò coppe
con gli amici
scaccerò i pensieri
sospesi nel buio della notte.
Mentre le pene ancora dormono
intonerò un canto
e tu giovane angioletto
lo porterai all’orecchio
dei giovani amanti…
Al loro cuore presto
sarà inferto il tuo dardo.
Nasceranno germogli
in questo giorno d’amore.
Tu sei il sole, l’aria, la vita.
Cupido ad ogni tua ferita
sparisce il patimento
e l’animo si acqueta.
Si desta l’amore
e lieta la stagione
dolci brezze ci porta.
Mirella Narducci
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