Le mie passeggiate
vanno lungo i tratturi antichi
a ritrovare i vecchi luoghi
dove insieme si passava il tempo.
Dove l’arcobaleno a cavallo
alla cascata splendeva luminoso.
Laggiù nelle caverne di tufo
le nostre voci per gioco ritornavano
da un eco lontano.
Ora sei un fantasma senza voce
smarrita mi ritrovo sola.
Rivedo come in sogno
i tuoi sorrisi, l’arrossire roseo
del viso…mi sei mancato!
Caro fantasma non lasciarmi…
Tu che della notte hai fatto
la tua casa, indugia ancora un poco.
Chiuderò le finestre
che il biancheggiar dell’aurora
non affretti il tuo andar via.
Io sono sempre la stessa
come in quei giorni di gioia
dove i nostri passi seguivano
sentieri che si perdevano tra i fiori.
Mirella Narducci
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