Vi ho abituato ai sogni.
Diventano sempre più grandi.
Nei fumi di una nuvola di hashish
sento nitrire cavalli
schioccare fruste.
Donne che montano
stalloni a cosce nude
sono Valchirie.
Speronano i loro destrieri
investono un’ orgia di uomini
trepidanti d’un desiderio antico.
Spavalde attraversano mari
granchi giganti mordono
la loro pelle ambrata
guerriere senza tempo.
Nessuno ferma la loro corsa
in questo mio bellicoso sogno.
All’improvviso spariscono
in un abisso
come forzati incatenati
giù dalle selle, accalcate
le une sulle altre
incredule, vinte piangono.
Mitologiche Valchirie
legate al fato vivono
nell’immaginario.
Fu la mia onirica visione
che scatenò questo tormento.
Non c’è sogno senza inganno!
Mirella Narducci
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