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L’ UOMO E LA TERRA

Un volto nato dalla pietra
il vento l’ attraversa
la luce taglia l’ ombra
del suo profilo.
Il colono all’ improvviso
tra i filari fra il fogliame
d’ autunno volge lo sguardo
verso quel punto nero
dove è annidata la tempesta.
La buriana infuria rompe le catene
strappa i virgulti e le povere betulle.
Servo della terra l’uomo sussulta
fra gli sterpi dei campi
piange il suo raccolto.
Ricomincerà paziente
con prove disperate
a riportare alla vita le terre
a renderle fertili di nuovo.
E’ la vita che le sue mani callose
modellano mentre alto nel cielo
l’uccello migratore
lancia un grido di gioia
promettendo il suo ritorno.

Mirella Narducci

Published inpoesie

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