Vizio congenito
quello dello scrivere.
Incorreggibile.
Rischiando d’ impazzire
quando questo o quel verso
non limano e non rappresentano
la sofferenza e l’ amore.
Perdonatemi se parlo a sproposito.
Venero la scrittura
con le mani sporche d’ inchiostro
scrivo per i vostri occhi
tutto quello che mai avrei
voluto sapere…della morte, della vita.
Emozioni rubate alla gente
nella giungla del mondo.
Solo una persona transitò
fuori della mia coscienza
e non so in quale precipizio si perse.
Il pensiero ha larghe scale…
La mia penna un aratro che scava
paziente nell’ anima.
Un giorno all’ultimo gradino
im punta di penna
riuscirò a toccare il suo cuore.
Mirella Narducci
Be First to Comment