Tu mio boss…
dietro un grigio fumo
di sigaretta
arde rossa brace
il tuo desiderio.
Finita la sera
inizia la notte.
Zucchero le mie labbra
si muovono caramellose
invitano ai baci.
Non hai bisogno di chiamare.
Baby è il mio nome
la bambola del “Blus Noir”.
Si accendono le luci
oscillo sui tacchi.
Nel silenzio…
occhi vogliosi mi cercano.
Raggiungo il contrabbasso
e l’uomo alla batteria mi fa l’occhiolino.
Tu mio Boss…
mi spingi fra tavoli colmi
di bottiglie vuote
e sogni infranti.
Ti piace dividermi
con sguardi sconosciuti
assetati solo di un corpo.
Yes boss….
Solo questo so fare…
Dolce, perversa pantera
tra compratori di fumo
respiro quell’aria bastarda
che ti piace tanto.
La notte è ancora giovane
quando sarà l’alba
in un letto troppo grande
vedrò quel tuo sguardo
bambino…
E vicino al tuo corpo di uomo
mi sentirò piccola donna.
Mirella Narducci
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