Non amo le stanze vuote.
Quell’ombra tagliata dalla luce
ha la forma del tuo corpo….
Mi avvicino ne sfioro il viso
e mi assicuro
che non nasca da una pietra
ma sia caldo, vivo.
Segue un abbraccio e sei tu
con tutta la tua passione
a stringermi nel buio.
A tu per tu col mio inferno
confusa mi abbandono all’amore.
Affondo le mani nei capelli
con le dita rastrello i tuoi pensieri
e come in un campo di grano
raccolgo tutte le tue preoccupazioni.
Le chiudo in un cassetto
macinate dal tempo spariranno
e le mie stanze si colmeranno di sorrisi.
Mirella Narducci
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