L’angelo
che dietro di me sospira
è paziente, aspetta con cura
che la mia vita scorra.
Lo immagino
come questo giovinetto qui sopra
scarmigliato
con gli occhi da putto innamorato.
Soave bimbo dal cuore
intrepido e saldo
che a viso aperto
protegge ogni mio fare.
Che bello pensarti cosi
è come cancellare
il mistero buio e triste
che avvolge le nostre vite.
Invisibili custodi
operate come più potete
accanto a noi ridete, piangete.
E quando il giorno è finito
a volte ho creduto
di sentirti accanto
in ginocchio
rapito in preghiera
e te ne sono grata.
Mirella Narducci
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